La nascita dello Skateboard

Negli anni ’50 alcuni surfisti stanchi di aspettare l’arrivo di una buona mareggiata andarono in biblioteca a rubare alcuni assi di legno dagli scaffali e le tagliarono a forma di tavola da surf dopodichè presero dei pattini a quattro ruote e tagliando a metà la piastra e fissandone una parte sul nose della tavola e l’altra parte sul tail crearono il primo skateboard. Nasce così il primo skateboard e una nuova disciplina che a quei tempi veniva definita “Sidewalk Surfing” ossia surfing da marciapiede. Questo passatempo prese piede rapidamente negli Stati Uniti e per tutti gli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 continuarono a nascere nuove marche di tavole e altrettante competizioni in tutto il territorio. In particolar modo le discipline più popolari erano più simili al moderno utilizzo delle longboard che a quello degli skateboard veri e propri in quanto gli skater cercavano di imitare lo stile e i movimenti del surf attraverso gare di slalom e downhill.

La conformazione del territorio della California giocò un ruolo importante nell’evoluzione dello skateboarding.

C’erano infatti a quei tempi un’infinità di vecchi acquedotti a cielo aperto completamente asciutti e abbandonati che in passato servivano a portare l’acqua dalle montagne ai terreni più aridi ma pianeggianti delle principali coltivazioni di arance che rappresentavano il fulcro dell’economia di città come Californiane.

Con l’evoluzione degli impianti di irrigazioni gli acquedotti a cielo aperto vennero sostituiti con quelli interrati con il risultato di regalare ai giovani skater lunghe discese concave con perfette onde d’asfalto una a destra e una a sinistra. Così gli skater migrarono dai marciapiedi delle città ai vecchi acquedotti delle periferie.

L’evoluzione della disciplina dello skateboarding

1975, contea di Del Mar, California. Una grave siccità colpisce la regione durante quell’estate e la contea è obbligata a vietare ai propri cittadini non solo di usare l’acqua per riempire le piscine ma anche per irrigare i prati in modo da preservarla per scopi più importanti.

Un gruppo di ragazzini stanchi di aspettare una buona mareggiata ma anche stanchi di skateare sul canali prosciugati scavalcano la staccionata di una casa e con le loro tavole iniziano a skateare le superfici curve della piscina del tutto simile a quella progettata da Alvar Aalto che permettevano di imitare al meglio i movimenti del surf da onda.

Quei ragazzi erano Tony Alva, Jay Adams and Stacy Peralta e questo era solo l’inizio di una lunga serie di “illegal back-garden sessions” che incendiarono la scena skate Californiana cambiando radicalmente la storia di questa disciplina.

E questa è la storia di come è nato lo skateboarding e di come un architetto finlandese ha dato vita all’evoluzione di questa disciplina che ha portato lo skateboarding ad essere quello che conosciamo al giorno d’oggi.

fonte: Leafboards

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